Mollare tutto e tornare
Mi sono vista mollare tutto e partire quattro volte. Solo una volta mi sono trovata a voler mollare tutto e tornare. Ed è molto più difficile.
Pensieri sparpagliati, riflessioni sul viaggio ed esperimenti di scrittura in cui sfido la mia emorragia verbale contenendola in ottocento parole giuste giuste.
Mi sono vista mollare tutto e partire quattro volte. Solo una volta mi sono trovata a voler mollare tutto e tornare. Ed è molto più difficile.
In cui La volta che risponde alle domande per un’intervista su Rolling Pandas e riesce a infilarci uno spoiler grande come una casa.
Il magico mondo degli accenti inglesi è popolato da molte creature spesso diversissime tra loro, ma con una cosa in comune: la totale assenza di regole di pronuncia effettivamente utili e quanto più possibile universali.
Mollare tutto e partire è il desiderio di molti. Chi non ha mai pensato, almeno una volta nella vita, di mollare tutto e andare dall’altra parte del mondo?
Mollare tutto e partire è diventato una filosofia di vita sempre più diffusa. Ma dobbiamo farlo per forza per riuscire ad apprezzare davvero la nostra vita?
A me il grigio non è mai piaciuto tanto. Ho sempre pensato che fosse un colore un po’ indeciso, come se continuasse a chiedersi: sono nero o bianco? Meh. Grigio. E si accontentasse così.
Il bagaglio a mano nasce con i voli aerei per i comuni mortali. Il tuo bagaglio a mano nasce con il bisogno di portarti un cambio di vestiti per il weekend.
Quella tra il viaggio e i social network più che una storia d’amore sembra una storia dell’orrore. Cosa possiamo fare per raggiungere il lieto fine?